St. Bernardus

St. Bernardus Brouwerij

St. Bernardus Brouwerij: Tradizione e Maestria nelle Fiandre Occidentali

A Watou, nel cuore delle Fiandre Occidentali, St. Bernardus Brouwerij ha radici profonde che affondano in una storia affascinante e complessa. Originariamente una fattoria di nome "Refuge Notre Dame de St. Bernard", divenne un rifugio per i monaci fuggiti dal monastero di Mont des Cats in Francia a causa delle persecuzioni. Qui, fino al 1934, i monaci si dedicarono alla produzione di formaggio, creando una piccola oasi di pace e lavoro.

Con il rientro dei monaci in Francia, la proprietà passò nelle mani di Evarist Deconinck, che decise di continuare l'attività casearia. Tuttavia, il destino del sito era destinato a prendere una svolta significativa poco dopo la seconda guerra mondiale. Il vicino monastero trappista di St. Sixtus di Westvleteren, sentendo il peso della produzione birraria sulle proprie attività spirituali, scelse di delegare a Deconinck la produzione della loro birra. Questo accordo segnò l'inizio di un periodo prospero per Deconinck, che ricevette non solo il know-how birrario dei monaci, ma anche l'accesso ai preziosi lieviti trappisti, elemento distintivo delle sue future creazioni.

Nel 1992, con la scadenza della licenza e la decisione dei monaci di St. Sixtus di riprendere la produzione autonoma per mantenere il prestigioso marchio Trappistenbier, Deconinck dovette reinventarsi. Nacque così la birra St. Bernardus, che pur non potendo fregiarsi del titolo trappista, conservava un profilo aromatico e una qualità che ricordavano quelle del suo illustre predecessore.

Oggi, St. Bernardus è celebre per una gamma di birre che spaziano da audaci quadrupel a fresche witbier, ciascuna fedele alla tradizione belga e arricchita dall'eredità unica del suo passato monastico.

Curiosità: i lieviti utilizzati per la St. Bernardus risalgono ancora a quelli originariamente condivisi dai monaci di St. Sixtus, contribuendo a un legame indissolubile con la storia e la tradizione.