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Da luca P. il 09 Sett. 2020

Le birre trappiste

Pubblicato il: 30/01/2023 21:40:14 - Categorie: Categorie e caratteristiche delle birre

Spesso la definizione di “birra trappista” non è chiara e dà luogo a diversi dubbi: cosa significa trappista? Le birre trappiste sono tutte uguali? Sono birre belghe?

Vediamo di fare un po' di chiarezza.

Qual è la definizione di birra trappista?

Le birre “trappiste” sono quelle che rispettano i tre seguenti requisiti:

  1. Vengono prodotte all’interno di un’abbazia trappista
  2. La produzione deve essere svolta da monaci trappisti o essere sotto il loro diretto controllo
  3. I ricavi delle vendite non devono essere destinati al profitto ma al sostentamento dei monaci, al pagamento di eventuali laici che lavorino alle fasi produttive o, meglio ancora, devoluti in beneficienza per opere caritatevoli

Chi sono i monaci trappisti?

Sono monaci dell’Ordine Cistercense della Stretta Osservanza (OCSO), costola dell’Ordine Cistercense. L’OCSO venne fondato dall’abate Rancè, vissuto nella seconda metà del XVII secolo, nel monastero di Notre Dame de la Trappe in Normandia. Secondo l’abate era opportuno applicare più rigorosamente e con intransigenza la regola benedettina “ora et labora”, evitando qualunque tipo di distrazione alla vita monastica, per contrastare alcuni comportamenti dei monaci cistercensi che erano ritenuti troppo liberali. La “stretta osservanza” prevedeva importanti privazioni: i monaci erano tenuti ad astinenza, duro lavoro nei campi e all’interno delle mura del monastero potevano bere solo acqua. Fortunatamente col passare degli anni un progressivo ammorbidimento portò i monaci a produrre le birre che ancora oggi amiamo. 

Che caratteristiche hanno le birre trappiste?

Ciò che identifica una birra trappista è il produttore: a livello organolettico le birre trappiste possono essere anche molto differenti tra di loro. Spesso però sono birre di stampo belga, come dubbel, tripel e quadrupel, il cui profilo organolettico è caratterizzato più dal lievito e dagli esteri prodotti in fermentazione che non dalla luppolatura.

Quanti sono i birrifici trappisti?

Per anni i birrifici trappisti sono stati 7, sei in Belgio e uno in Olanda:

Successivamente si sono aggiunti:

Nel 2021 Achel ha però perso la qualifica di birrificio trappista perché gli ultimi monaci hanno dovuto lasciare il monastero per sopraggiunti limiti di età e sono stati sostituiti nella gestione da personale laico.

Quindi anche in Italia c’è un birrificio trappista?

Ebbene si, a Roma c’è l’Abbazia delle Tre Fontane, che consigliamo vivamente di visitare. La leggenda narra che in questo sito San Paolo venne decapitato e la sua testa rotolò al suolo rimbalzando tre volte e in questi tre punti sorsero tre fonti d’acqua.

I monaci che ottennero in donazione i paludosi terreni circostanti si impegnarono a bonificarli e per questo piantarono molti eucalipti (che tengono lontane le zanzare). Oggi i monaci utilizzano l’eucalipto in tante preparazioni, anche nella loro tripel dalle delicate note balsamiche.

Come riconoscere un birrificio trappista?

E’ più facile di quello che pensi. Per tutelare i loro prodotti, questi birrifici si sono associati (ITA – International Trappist Association) e hanno creato un famoso logo esagonale che solo loro possono riportare in etichetta sulle birre e/o su altri loro prodotti (fonte: wikimedia)

Ma i frati trappisti producono solo birre?

No, quelli che abbiamo elencato sono i monasteri trappisti che producono birra ma ce ne sono altri in cui non si produce birra ma altro. In questa immagine (tratta come la precedente dal sito della ITA) sono elencati i vari monasteri trappisti e le loro produzioni:

(immagine di copertina di proprietà Westvleteren)

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